Stasera sono davvero esausta: ho chiesto a papo e mami di mettermi il portatile sul divano così posso scrivere standomene stesa qui a riposarmi...
Oggi con papo e mami siamo andati a Sant'Anna di Valdieri, un paesino di montagna in provincia di Cuneo (ve l'avevo anticipato qui!): mi hanno accolta come una star, perché sapevano che avrei partecipato (e va bene, papo avrebbbe partecipato e io e mami avremmo fatto le foto! Ma noi siamo una famiglia, quindi ognuno di noi vale come tutta la famiglia!) al corso per imparare a preparare il pan barbarià, cioè il pane misto di farina di frumento e farina di segale.
Ida, la signora che teneva il corso, era severa con gli umani (perché il pane è delicato e bisogna essere precisi) e dolcissima con me: ci siamo fatte tante coccole mentre i pani lievitavano!
Papo si è dato da fare a impastare (senza stirare la pasta, come si fa, ad esempio, per le tagliatelle: non bisogna far entrare aria per impedire che l'impasto secchi, bisogna comprimerla per far sì che l'impasto assorba bene l'acqua e la farina).
Poi però non mi ha voluto dire a chi pensava nel momento del "trancia e sbatti", quando bisogna scomporre la palla di impasto in palline più piccole e sbatterle una sopra l'altra con forza, e nemmeno nel "picchia duro", quando bisogna prendere a schiaffi l'impasto.
Mami e papo hanno conosciuto un sacco di gente simpatica, hanno chiacchierato e io mi sono fatta un sacco di amichetti e amichette, tra cui anche un bel giovanotto con cui ho giocato un po'.
Il pane, dopo tre lievitazioni, è stato cotto nel forno a legna: lo sapevate che non c'è fuoco, quando si cuoce il pane? Il fuoco serve per scaldare benissimo il forno, poi va tolto; si pulisce con uno scopino e con uno straccio umido, poi si butta dentro un po' di farina: se cambia subito colore il forno è ancora troppo caldo, se invece "ci pensa un po' prima di scurirsi" (Ida ha detto proprio così!) allora ci siamo! Si mette tutto dentro, si lascia il forno aperto ancora per qualche minuto e poi si chiude. Dopo una ventina di minuti la pagnotta sarà pronta!
Mami e papo, dopo aver partecipato al corso, hanno visitato il Museo della civiltà della segale con la simpaticissima Irene che mi ha anche coccolata un bel po'. E hanno scoperto tante cose interessanti e curiose.
Per esempio: la segale, inizialmente, era considerata una pianta infestante, un fastidio per chi coltavava altri cereali. Però Sant'Anna è in montagna, d'inverno nevica e gela... e la segale resiste al gelo molto meglio del grano, perché ha la proprietà di espellere dalle cellule buona parte dell'acqua che contengono. Quando i contadini se ne sono accorti hanno pensato che, anche se la resa era minore, era comunque meglio coltivare segale, perché almeno sopravviveva al gelo! E se pensate che viene seminata a settembre e raccolta a luglio... beh, di gelo ne vede un bel po'! E lei, poverina, non ha mica i cappottini come me!
Domani (sabato) a Sant'Anna ci sarà un bel laboratorio sulle erbe in cucina e domenica un sacco di altre cose: mercatino dei prodotti tipici (e, cari i miei bipedi, ci sarà un grande debutto: farina di segale prodotta interamente nella Valle Gesso! E pure birra di segale, e mille altre cose buone!), escursione musicale su un sentiero, animazione per bimbi, polentata e, dalle 14,30, il corteo storico con contadini, pastori, scolaretti e i guardiacaccia del re, e pure la battitura con la cavalio: è uno strumento manuale nato nel medioevo, ma che ancora oggi è il migliore in assoluto per battere la segale. E poi... beh, come potrebbe mancare la musica occitana? Spero tanto che papo e mami mi portino! Mi divertirei tanto!
Ora mi si stanno proprio chiudendo gli occhietti neri e dolci, quindi prima di iniziare a scrivere sciocchezze vi saluto e vi prometto che vi racconterò tante tante curiosità sulla segale: tutto quello che ci ha spiegato Irene!
Ah, no: prima vi racconto ancora una cosa: papo e mami, dopo la visita al museo, hanno fatto mille domande a Ida e sapete dove sono (anzi: siamo) finiti? A casa sua, con lei e suo marito Dino, a fare merenda con pane, salame e vino rosso! Beh, come sempre la merenda l'hanno fatta i bipedi: io ho sentito il profumo del salame (artigianale, doveva essere deliziosissimo) e ho guardato mami e papo che se lo sbafavano tutto. Povera Mirty eh?
Beh, ora vi saluto davvero.
Leccatina della buonanotte a tutti, io vado a nanna!
Uh, per fortuna mami, prima di portarmi a fare l'ultima pipì della giornata, ha letto il post e mi ha ricordato che ho promesso ai miei amici e alle mie amiche di oggi che avrei pubblicato le loro foto: Eccole qui! Le metto sul blog perché non tutti hanno facebook (a proposito: mi avete già chiesto l'amicizia? Sono Mirtilla Scodinzola!)
Uh, per fortuna mami, prima di portarmi a fare l'ultima pipì della giornata, ha letto il post e mi ha ricordato che ho promesso ai miei amici e alle mie amiche di oggi che avrei pubblicato le loro foto: Eccole qui! Le metto sul blog perché non tutti hanno facebook (a proposito: mi avete già chiesto l'amicizia? Sono Mirtilla Scodinzola!)