domenica 25 dicembre 2011

Buon Natale con la pasta di zucchero!






Per quest'anno l'ho scampata, almeno per il momento... Voi non sapete cosa vuol dire, per una povera barboncina bianca, dover indossare un cappottino natalizio per far piacere ai due bipedi che vogliono fare la foto natalizia... Mi sta pure un po' stretto, ora che ho messo su un paio di etti... Speriamo se ne siano dimenticati!







Mami è in clima natalizio da almeno una settimana, e ha deciso di provare a fare le decorazioni per il panettone: è molto soddisfatta del suo Babbo Natale, anche se ora il poveretto è già in fase di digestione: Giulia ha sperato fino all'ultimo che si potesse salvare, ma alla fine qualcuno ha chiesto di assaggiarlo e così... Babbo Natale è solo un bel ricordo.





Per fortuna prima che le grinfie degli invitati alla cena natalizia arrivassero sul povero Babbino siamo riusciti a fargli un paio di foto: guardate come sta bene, seduto sul suo panettone!



Io e papi pensavamo che la pdz fosse molto difficile da preparare, invece tutto sommato è una ricetta abbastanza semplice: la volete?






Pasta di zucchero

Ingredienti 
per un panetto di circa 15 cm di diametro:
5 gr colla di pesce
30 gr acqua
50 gr miele
450 gr zucchero a velo

Come si fa:
Ammorbidire la colla di pesce nell'acqua. Porre sul fuoco con il miele e mescolare finché non è tutto perfettamente sciolto.
Mettere lo zucchero a velo nel mixer, chiudere e far partire le lame. Far colare dall'alto il composto liquido. Mixare per pochi secondi: si otterrà una pasta solida. Lavorarla con le mani per compattarla ottenendo una bella palla.
Per lavorarla, utilizzare la maizena come si usa la farina per la pasta fresca.






Mami è una che si proietta sempre sul futuro: volete sapere qual è il suo ambizioso progetto per il Natale 2012? Un intero presepe di pasta di zucchero! Dovrà iniziare a lavorarci  a ottobre!




Bau bau a tutti, che questo Natale vi sorrida attraverso gli occhi di chi vi vuole bene.

Una leccatina natalizia
Mirty





giovedì 22 dicembre 2011

Torta salata allo yogurt per il compleanno del papino!


Bau a tutti!
Non sono sparita, sono entrata anche io nel turbine dei regali di Natale... Mami e papi hanno passato giorni interi a spasso per Torino, o per i centri commerciali della zona...  io di zampette ne avrò anche quattro, ma sono piccine e corte! Una fatica... appena arrivavamo a casa mi lanciavo sul divano e crollavo addormentata... Ma stasera mi sforzo e vi racconto qualcosa.
Domenica era il compleanno del mio papino, e i festeggiamenti sono durati addirittura tre giorni: sabato sera mami l'ha portato in un bellissimo locale a Cuneo a mangiare una torta al cioccolato spaziale, domenica i nonni hanno preparato la bourguignonne (e io ho fatto occhi dolci a destra e sinistra, guadagnandomi qualche bel pezzetto di carne cruda... tenerissima!) e lunedì Omar è andato a lavorare e Giulia, al ritorno, gli ha fatto trovare una cenetta pronta ad aspettarlo, con tanto di torta e candeline!

Pezzo forte della cena è stato l'esperimento culinario di Giulia, uno dei più riusciti dell'ultimo periodo: una torta salata allo yogurt davvero deliziosa!
Beh, bando alle chiacchiere e passiamo alla ricetta:

Torta salata allo yogurt

Ingredienti 
per 5 persone:
4 uova piccole
1 vasetto di yogurt bianco (non magro)
2 bicchieri dello yogurt pieni di farina
100 gr di pancetta a dadini
2 peperoni
1 melanzana piccola
2 scalogni
1 bustina di lievito per torte salate
sale
pepe
olio evo q.b.

Come si fa:
Lavare peperoni e melanzana, tagliarli a dadini (magari dopo aver fatto spurgare la melanzana) e farli saltare in padella con un filo d'olio insieme ai due scalogni affettati. Cuocere fino ad ammorbidire le verdure. In un'altra padella, far saltare la pancetta senza alcun condimento in modo da sciogliere un po' il grasso. Scolarla e metterla da parte.
Sbattere con le fruste le uova in una ciotola, aggiungervi lo yogurt, la farina, 4 cucchiai di olio extra vergine d'oliva e il lievito. Aggiungere poi le verdure e la pancetta saltata.
Versare in una tortiera coperta di carta forno e infornare a 180° per mezz'ora (ma fidatevi più della prova coltello che del tempo indicato!). Servire tiepida.





Papino è rimasto entusiasta di questa torta sofficissima, che oltretutto è pure in clima natalizio perché, tagliata, sembra quasi panettone: è giallina con canditi (il peperone) e uvette (la melanzana)!





Ma la sorpresa finale è stata ancora più stupefacente: dopo tanti tentativi, Giulia è riuscita a fare una tarte tatin per-fet-ta!! A breve vi posterò la ricetta, promesso!
Dovete sapere che Omar è esperto nel ritrovarsi la macchina fotografica scarica nei momenti meno opportuni, così al momento della foto con la torta... la macchina si è spenta! Che papi sconclusionato e distratto che ho!
Ora finalmente vado a nanna... sono stanca morta e tra parentesi, a giudicare dal grigetto delle mie zampe, mi sa che domani mi tocca pure fare la doccia... povera me!
Bau bau a tutti!

Mirty

mercoledì 14 dicembre 2011

Coppette di cachi con mascarpone

Bau a tutti!
Un paio di giorni fa io e i miei padroncini siamo stati a pranzo dai nonni di Busca. Ho assaggiato un polletto alla cacciatora buonissimissimo, ma il piatto che ha avuto più successo di tutti è stato il dessert: mami e papi vanno pazzi per i cachi, ma di solito li mangiano da soli, con il cucchiaino. Invece la nonna li ha usati come base per una ricetta che ora vi racconto:

Coppette di cachi con mascarpone


INGREDIENTI
per 4 persone:
4 cachi
1 tazzina da caffè di cognac
1 cucchiaio raso di zucchero di canna
2 tuorli d'uovo
250 gr mascarpone
1 cucchiaio abbondante di zucchero bianco

 


COME SI FA:
Frullare i cachi con lo zucchero di canna e il cognac.
Montare i tuorli con lo zucchero bianco, poi aggiungere il mascarpone e amalgamare per ottenere una bella crema.
Distribuire il frullato nelle coppette (di vetro, se possibile: il colore è bellissimo!), poi adagiarci sopra, con delicatezza, un cucchiaino di crema di mascarpone. 
 
Decorare con un biscotto tipo Mikado o con una lingua di gatto (il biscotto eh, mica una lingua vera! Non sono molto amica dei gatti ma non sono neppure così sadica!).



A me i cachi non piacciono, hanno un odore che non mi ispira per niente! E poi piccina come sono il cognac, anche se ce n'è poco, mi ubriacherebbe all'istante anche solo con una leccatAssaggio! Quindi non ci ho neppure provato a chiederlo... Ma la nonna si è presa mille complimenti.
Bau bau, ora vado a fare due coccoline a Giulia... poveretta, oggi le hanno tolto il dente del giudizio ed è sul divano tutta dolorante!
Bau bau a tutti!

Mirty

venerdì 9 dicembre 2011

Il gioco dei 7 post

L'aspetto più bello di essere una foodblogger a 4 zampe è che in un paio di mesi ho conosciuto tanti nuovi amici, e tra questi ci sono tanti altri blogger quadrupedi: uno di loro è Pablo, che mi ha invitata a fare un giochino divertente! E anche se il mio blog è molto giovane e non ho proprio l'imbarazzo della scelta... partecipo lo stesso con i miei 7 post. E allora iniziamo!

 
IL POST PIÙ BELLO
Iniziamo già male: il mio bipede è arrivato, ha visto che stavo scrivendo e mi ha costretta a mettere come post più bello quello sul flan di zucca e zenzero. Ma mica per il flan! Indovinate perché? Bravi, perché si parla del suo idolo Jovanotti... Ho provato a chiedere aiuto a mami ma anche lei è d'accordo, perché le è piaciuta tanto la ricetta.

 


IL POST PIÙ POPOLARE
Forse chi arriva sul mio blog si trova un po' spiazzato, perché è abituato a leggere blog "a due zampe"... quindi il mio post più letto è quello in cui mi presento: si intitola Eccomi qui!
Lo so che qualcuno potrebbe pensare che i miei padroncini sfruttino una povera cagnetta per il loro divertimento con queste foto buffe... ma io mi diverto più di loro, e infatti quando papo fotografa i manicaretti abbaio sempre per ricordargli che il soggetto migliore sono io!

 




IL POST PIÙ CONTROVERSO
Forse più che controverso lo definirei polemico: quando un bipede con amico quadrupede vuole andare al mare il più delle volte non sa dove andare... le spiagge che accolgono noi cagnetti sono poche... E con In vacanza col cagnetto ho iniziato la mia crociata: più spiagge per noi!



 


IL POST DI CUI MI HA SORPRESO IL SUCCESSO
È proprio vero che le storie un po' torbide attirano il pubblico: in Tradimento al Vinchef e al tartufo raccontavo il gesto sconsiderato dei miei padroncini, che hanno dato confidenza ad un'altra cagnetta approfittando della mia assenza... E un sacco di gente lo ha letto! Sadici!


 






IL POST CHE NON HA RICEVUTO IL SUCCESSO CHE MERITAVA
Era l'inizio della mia avventura, i lettori erano pochissimi... e così in pochi hanno letto della famiglia De' Zucchibus: eppure mami e papi erano molto orgogliosi delle loro creazioni! Dai, fate un salto a leggere Halloween: a tutta zucca!, è un bel post...

 

IL POST DI CUI VADO PIÙ FIERA
Beh, qui è facile: io sono orgogliosa di tutto quello che fanno mami papi e gli altri bipedi che mi vogliono bene... questo post riassume tutta l'arte della mia famiglia: mami e papi hanno organizzato l'inaugurazione della mostra di quadri del nonno, mettendo insieme la pittura del nonno e la recitazione dei miei padroncini.
IL POST PIU' UTILE
Vado molto fiera delle mie ricettine veloci: le basi per preparare ricette più complesse. Un esempio: la besciamella senza grumi... e pure super rapida!


Mi sono proprio divertita a fare questo bel gioco! Quindi ho deciso di invitare qualche amico:
PS: E va bene, confesso: il bipede non mi ha costretta a mettere Jovanotti come post più bello. Mi ha ricattata promettendomi un biscottino extra... e ora vado a papparmelo!

giovedì 8 dicembre 2011

Cenetta romantica con sorpresa + cioccolatini peccaminosi

Bau! Ieri pomeriggio ero in vena di coccole ma anche se sono stata a pancia in su sul divano tutto il giorno nessuno mi ha considerata... papi era al lavoro fuori casa, e mami era al lavoro per lui in casa: si era messa in testa di preparargli una cenetta romantica con sorpresa (ehi, cos'avete pensato? Una sorpresa culinaria ovviamente!) e così ha spadellato un po'.

Quando papi è arrivato a casa era già tutto pronto: tavola apparecchiata con tanto di candele accese e antipastino leggero, acqua che bolliva allegramente in attesa dei tajarin...
Omar è stato proprio felice per questa sorpresa, ha mangiato avidamente i pinguini-antipastini (vi scriverò la ricetta nei prossimi giorni: sono teneri, buoni, leggeri e facilissimi da fare!) e poi si è messo a ronzare intorno a Giulia che stava buttando i tajarin... voleva capire in che sugo li avrebbe tuffati, il furbone! Secondo me è rimasto anche un attimo deluso quando ha visto che il sugo era semplice burro, ma poi ha capito... 
 È tornato a tavola e ha aspettato i tajarin ma soprattutto la bella grattata di tartufo bianco che li ha resi una delizia e gli ha incollato un sorriso ebete che si è tenuto sulla faccia per tutto il tempo, mentre mangiava a occhi chiusi e mugugnava di delizia! E indovinate un po'... alla povera Mirty niente, nemmeno una briciolina di tartufo. 
Avete i contatti di Luna, la cagnetta trifolaia? Mi sa che è lei la mia ultima speranza per mangiare tartufo!

Anche il secondo è piaciuto tanto a papino, e anche di quello vi darò presto la ricetta: era una torta di topinambur.
E per dolce? Dei cioccolatini semplici semplici ma deliziosi: li hanno chiamati "Cioccolatini peccaminosi"

Cioccolatini peccaminosi


INGREDIENTI
per 12 cioccolatini:
- 100 gr di cioccolato fondente
- 60 gr di nocciole sgusciate
- un cucchiaio di zucchero a velo
- un pizzico di polvere peperoncino

 
COME SI FANNO:
Tostare le nocciole e poi tritarle grossolanamente.
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente e aggiungervi lo zucchero a velo e il peperoncino; trasferire il composto in una ciotola e aggiungervi le nocciole. Mescolare bene il tutto e depositarlo poi a cucchiai su un foglio di carta da forno.
Lasciare riposare in frigo per un paio d'ore e divorare con gusto (coinvolgendo il vostro cane nel vostro piacere del palato)

Belli eh?
Non ditelo a papino, ma so che sono ottimi!
Bau bau, alla prossima!

sabato 3 dicembre 2011

Flan di zucca e zenzero


Il mio papino a volte è proprio un bambino: l'altro giorno vi ho accennato che sarebbe andato al concerto del suo idolo... 

È partito prestissimo con sciarpa e cappello targati Jovanotti ed è arrivato davanti al Palaisozaki di Torino alle 4. Aprivano i cancelli alle 7. 
Così facendo, si è visto tutto il concerto proprio da sotto il palco (lui sostiene che Lorenzo l'abbia guardato negli occhi per qualche secondo, è tutto eccitato e nessuno di noi, in famiglia, ha avuto il coraggio di dirgli che magari ha sognato!). Solo che si è guadagnato pure un bel raffreddore, a stare 3 ore al freddo seduto per terra con le chiappe gelate! 
(la bella foto che c'è qui di fianco l'ha scattata lo zio Alessandro)


Ieri sera i due bipedi hanno pensato di fare un pasto sano, vitaminico e energizzante. Che poi mica so bene cosa vogliono dire, tutte queste cose... però devono essere cose ottime, perché i bipedi le ripetevano tutti contenti! Hanno provato a farmi assaggiare le loro creazioni, ma ho annusato ben bene e poi ho preferito andare a cercarmi un biscottino... però mi hanno assicurato che era buonissimo e che avrei fatto un figurone se l'avessi pubblicato sul mio blog: io mi fido di loro e quindi pubblico a scatola chiusa!

Flan di zucca e zenzero con chips di barbabietola
(ve l'avevo detto che in questo periodo sono fissati con i flan...)


INGREDIENTI
per 5 persone:
250 gr di besciamella (qui vi spiego come si fa)
2 uova
250 gr di zucca
una manciata piccola di parmigiano
una manciata di pangrattato
20 gr di radice di zenzero fresco
30 gr di scarmorza affumicata
sale
burro e farina per imburrare
 

una barbabietola per le chips (facoltativo)

COME SI FA:
Pulire zucca e zenzero, tagliarli a pezzettini e farli bollire; scolarli e strizzarli bene, poi tritarli con il mixer.
Aggiungere la besciamella, le uova, il parmigiano, la scamorza a cubetti e il sale. Amalgamare bene il tutto.
Scaldare il forno a 160°e, nel frattempo, versare il composto nei pirottini imburrati e infarinati e porre tutto in una pirofila alta. Mettere acqua nella pirofila in modo che l'altezza dell'acqua sia più o meno pari a quella del composto.
 

Infornare per 40 minuti (se usate le vaschette usa e getta; di più se usate quelle di metallo). Sarà il flan a comunicarvi di essere pronto, quando proverete a girarlo in un piatto e lui scenderà!
Tagliare a fette sottili una barbabietola. Passare le fettine nella farina e poi buttarle nell'olio bollente per qualche minuto, finché non  saranno dorate.
Impiattare i flan e decorarli con le chips.
Se volete, invece di mettere le chips di barbabietola potete decorare i flan con besciamella o, meglio ancora, crema di formaggio!




Ieri ho avuto una brutta sorpresa: ho capito che qualcosa di tremendo mi aspettava quando Giulia e il nonno mi hanno caricata in macchina: di solito insieme mi portano dal dottore, ma io sto benissimo! Quindi... se non è dottore è toelettatrice! Povera me!
Conclusione: ora sono tutta spelacchiata, patisco il freddo e sono ancora molto offesa con i miei padroncini. Una volta hanno sbagliato a tagliare i capelli a mami e lei si è disperata per giorni... dovrebbe capire che noi signorine siamo affezionate al nostro look e ci piace essere belle vaporose...

Umpf.
Uhm... sento profumo di bistecca: vado a fare un po' l'addolorata, magari me ne danno un pezzetto!
Bau bau a tutti!

venerdì 2 dicembre 2011

Tostare le nocciole

Bau!
Per la serie "Ricettine facili e veloci che servono come base per ricettine meno facili e meno veloci"... Oggi vi spiego come tostare le nocciole!

Sgusciare le nocciole, disporle su una teglia e metterle in forno già caldo a 170° per una decina di minuti: spanderanno il loro profumo in tutta la casa!
Appena tolte dal forno, spostarle subito in un canovaccio pulito, chiuderlo a fagotto e sfregare tra di loro le nocciole per eliminare le pellicine.
Et voilà: pronte per essere cucinate!
Bau bau!

martedì 29 novembre 2011

Van Gogh, il mio nonnino e la sua mostra di quadri

Sono molto orgogliosa di mio nonno!
Il papi del mio papino è  un artista, un pittore. Domenica pomeriggio abbiamo inaugurato la sua mostra di quadri a Pavone, in provincia di Torino. 




I miei padroncini, che sono artisti pure loro, ma attori invece che pittori, hanno organizzato una presentazione un po' particolare: alternavano domande al pittore a momenti di lettura tratti dalle lettere di Van Gogh a suo fratello (che sono bellissime, papino si è letto tutto il libro in due giorni! Ve le consigliamo anche se non siete appassionati di arte!).



Van Gogh descrive come "strizza direttamente fuori dal tubetto" il tronco di un albero, o come vuole che la sua pittura esprima profonda tristezza, oppure la sua fissa per la carta Ingres non bianca ma "del colore del lino grezzo"... e mami a papi chiedono al nonno quali supporti usa per dipingere (ha fatto dei dipinti addirittura su collage di carte di caramelle e cioccolatini! E a volte dipinge direttamente sulle fotografie, come nel quadro qui di fianco), come usa il colore eccetera eccetera! Modestia dei miei padroncini a parte, è stato proprio bello!

 
Sapete, il nonno lavora in un sindacato della scuola, quindi è molto bravo a parlare e ha catturato il pubblico, è stato un vero comunicatore!
Pavone è un paese piccino, però c'era un bel po' di pubblico, perché organizzano spesso eventi culturali e quindi la gente è abituata a uscire di casa per andare al museo D'Andrade. La serata è stata un successone! E dopo la lettura-intervista c'era pure un bel rinfresco con salatini, torte e biscotti (ma a me, come sempre, hanno dato solo bricioline. Povera Mirty.)

Ho anche fatto la foto con l'artista!



Se vi piacciono i suoi quadri potete iscrivervi alla pagina facebook del nonno, è questa.

Bau bau, ora scappo perché papino è tutto agitato: stasera va al concerto di Lorenzo Jovanotti a Torino e deve comprare i panini, poi ha un po' di commissioni da fare... insomma, io vorrei scrivere ancora qualcosa ma lui è dalla porta di casa con il mio cappottino e il guinzaglio e continua a chiamarmi, quindi se voglio evitare che esca abbandonandomi davanti al pc è meglio che vi saluti.
Bau bau a tutti!
Mirty

"Cosa sono io agli occhi della gente? Una nullità, un uomo eccentrico e sgradevole, qualcuno che non ha posizione sociale né potrà mai averne una; in breve, l'infimo degli infimi.
Ebbene, se anche ciò fosse vero, vorrei sempre che le mie opere mostrassero cosa c'è 
nel cuore di questo eccentrico, di questo nessuno."
Vincent Van Gogh

mercoledì 23 novembre 2011

Flan di porri e... Castello del Roccolo!


Mami e papi sono in vena di flan: dopo quelli alla barbabietola e gorgonzola dell'altro giorno, mami oggi ha fatto un altro esperimento: il flan di porri. Qui in Piemonte c'è un posto che si chiama Cervere che, dicono, è il posto con i porri più buoni del mondo. A me non è che piaccia tanto, il porro, ma ai miei padroncini piace un sacco e infatti non hanno avanzato nulla per la cena!
Ora vi spiego come si fa: eh sì, anche se non mi importava nulla di raccattare pezzetti di porro che cadevano a terra, sono rimasta tutto il tempo in osservazione e l'ho fatto per voi, cari umani che leggete il mio blog: dovreste spedirmi per posta un biscottino ciascuno! 

Flan di porri



INGREDIENTI 
per sei flan:
450 gr di porri
2 uova
40 gr di pangrattato
80 gr di burro (+ quello per le formine)
4 cucchiai di panna da cucina
farina per le formine


COME SI FA:
Lavare i porri e pulirli, eliminando la radice e la pelle spessa e dura. Metterli in una pentola piena di acqua salata bollente per una ventina di minuti. Mentre i porri cuociono, separare i tuorli dagli albumi e montare questi ultimi a neve. Conservarli in frigo per aiutarli a rimanere belli corposi.
Scolare i porri e metterli nel mixer insieme a tuorli, pangrattato, burro ammorbidito e panna. Una volta ottenuto un composto omogeneo, incorporare l'albume stando attenti a non smontarlo (bisogna mescolare in senso verticale, dall'alto in basso!).
Distribuire l'impasto nelle formine da muffin imburrate e infarinate e infornare a 160° per 25 minuti.


Bau bau, allora aspetto i vostri biscottini!
Mirty

PS: Oggi, saltellando da un blog all'altro, ho visitato quello di Simona e ho trovato un contest davvero bello: 
Si partecipa associando alla propria ricetta un monumento o un'opera d'arte del proprio territorio: il mio papino è di Busca, in provincia di Cuneo, e lì hanno un castello bellissimo che si chiama Castello del Roccolo e che ha un parco ancora più bello (peccato che rischia di chiudere perché non ci sono più i soldi per tenerlo aperto...). 





Nel parco c'è anche una cappella.





Papi dice che i porri di Cervere sono talmente buoni che se li mangiavano già anche i Tapparelli D'Azeglio (sì, i parenti di Massimo: sono loro che hanno fatto costruire il Roccolo!). 







 Pensate che al Roccolo hanno dormito personaggi importantissimi come Umberto I, la regina Margherita e Silvio Pellico.
 





Se passate dalle parti di Cuneo fate un salto, ne vale la pena! Io vi ho messo qualche fotina, ma visto dal vivo è tutta un'altra cosa!
Bau bau!