martedì 29 ottobre 2013

Toro allo spiedo press tour - capitolo 2

Bau amici!
Come state?
Io oggi sono di ottimo umore, papo e mami erano in vena di coccole e mi hanno spupazzata un bel po'! E continuavano a dire che sono la cagnetta più dolce del mondo, che mi vogliono tanto bene... insomma, potevano quasi assumerci per fare la pubblicità del Mulino Bianco!
Vi ricordate che avevo promesso di raccontarvi la seconda parte del Toro allo spiedo Press Tour di Terra Viva? Bene: eccomi qui!

Dopo quel pranzo delizioso di cui vi ho parlato purtroppo Omar e Giulia sono dovuti partire per andare di corsa a Bergamo a portare in scena uno spettacolo scientifico-teatrale sull'aria: interpretano due sposini che partono per il viaggio di nozze, ma il maritino ha il terrore dell'aereo! A me fa tanto ridere, perché nella realtà è mami quella che sale su "quel coso volante", come lo definisce lei, solo dopo essersi imbottita di tranquillanti. Ma torniamo al press tour.


Al posto dei miei padroncini c'era lo zio Alessandro, che mi ha raccontato un po' di cose della visita al laboratorio di sezionamento. Io ovviamente non sarei potuta entrare, ma lo zio Al mi ha raccontato che la visita è stata molto istruttiva, hanno seguito le varie tappe della macellazione e della confezione della carne. Da un bovino di 600 kg si ricavano circa 300 kg di carne da mangiare, perché la razza piemontese ha le ossa piccole.
Poi, al cooking show, hanno imparato tante cose interessanti. Prima di tutto, sapevate che la carne contiene una sostanza, il triptofano (che nome difficile: mi si attorcigliano le zampette a batterlo sulla tastiera!) che aiuta la produzione di serotonina e quindi la regolazione dell'umore, dell'appetito, del sonno e della sessualità? In effetti, ora che ci penso... A tavola il presidente della Cooperativa Agricola Buschese Angelo Rosso ha detto che la carne piemontese è perfetta per le donne perché è molto magra, ma anche per gli uomini "per un altro motivo"... Ora ho capito! Diciamo che è.... "energetica"!

Volete sapere qual è il taglio che contiene meno colesterolo? Il sottofiletto, che sta sulla schiena dell'animale proprio sotto il filetto. Oggi mi sento una cagnetta un po' maestrina, quindi vi interrogo: sapete cos'è l'indice aterogenico? La probabilità che l'assunzione di un determinato cibo provochi l'aterosclerosi, cioè l'accumulo di grassi nelle arterie. Beh, la carne bovina di razza piemontese ha un indice aterogenico sotto lo 0,4! L'indice della sua cugina Frisona è più del doppio, mentre la Chianina raggiunge quasi lo 0,7!



Bene, ora sono stanca morta perché fare la cagnetta secchiona è molto faticoso, quindi vado a rilassarmi un po'. Ah, la foto appetitosa qui sopra è del toro Fiorito, che ha sfamato 700 persone durante la super cena del toro allo spiedo! Nonna, nonno, zio... tutti quelli che l'hanno mangiato hanno detto che era davvero delizioso, tenero e gustoso. Questa volta però, visto che papo e mami lavoravano, ho avuto la consolazione che siamo rimasti tutti e tre a bocca asciutta. Speriamo che arrivi presto settembre del prossimo anno, così stavolta impedirò ai miei bipedi di prendere impegni e andremo tutti e tre a farci una bella abbuffata di toro!
Bau bau amici miei, a presto!

Mirty


martedì 22 ottobre 2013

Polpettine d'autunno in foglia di vite

Bau a tutti!
Come state? Noi ci stiamo abituando all'autunno, che è proprio una bella stagione.
L'altro giorno il papo ha portato a casa la zucca più bella dell'orto, l'abbiamo assaggiata cotta nel forno (io adoro la zucca! Ed è una delle poche cose che papo mi dà volentieri perché dice che la verdura mi fa bene) ed era deliziosa, così papo e mami hanno deciso di usarla per i tortelli di zucca della nonna Graziella.
Pensate a come ho sofferto mentre facevano andare in padella la pancetta per il sugo... Mami me ne ha dato un pezzetto di nascosto ed era deliziosa!


Comunque non sono qui per parlarvi dei tortelli ma di un'altra ricettina: stamattina Omar si sentiva creativo e così ha creato un piatto tutto suo. Eccolo qui:

Polpettine d'autunno in foglia di vite

Ingredienti
per circa 40 polpette:
300 gr di carne macinata di manzo
300 gr di carne macinata di maiale
2 fette spesse 4 mm di pancetta affumicata
2 uova
3 carote
1 porro
3 cipolle
1 peperone giallo piccolo
3 pugni di riso
40 foglie di vite abbastanza grandi
mezzo bicchiere di vino bianco
noce moscata
farina
sale
olio d'oliva
uvetta per decorare

Come si fa:

Mettere a bollire in una pentola piena d'acqua salata 2 cipolle e mezza, la parte più dura del porro, una carota e il riso (sciacquatelo prima di cuocerlo, così rilascerà meno amido!). Scolare conservando il brodo; rimettere la verdura bollita nel brodo e farlo evaporare un po'.
Tagliare a dadini la pancetta e farla dorare in una padella calda senza olio. Metterla da parte scolandola bene dal grasso. Pulire la padella con lo scottex.

Tagliare a dadini molto piccoli la verdura rimanente (il porro, mezza cipolla, due carote e il peperone). Farla rosolare in padella, poi toglierne circa due terzi e metterli da parte in un piatto.
Mettere in una ciotola la carne di manzo, quella di maiale, il riso, le due uova sbattute, due terzi della pancetta e i due terzi del soffritto. Aggiungere sale e una generosa spolverata di noce moscata. Mescolare con una forchetta o con le mani fino a rendere omogeneo il composto.
Creare delle polpettine non troppo grandi e passarle nella farina. Mettere un bel po' di olio nella padella in cui c'è già il soffritto e scadarlo, dopodiché far dorare le polpette su tutta la superficie. Bagnare con il vino e far evaporare. Aggiungere brodo caldo e far cuocere una decina di minuti.

Togliere le polpette dal fuoco e mettere nel mixer la verdura bollita, la verdura e la pancetta saltate che erano state lasciate da parte e un goccio di brodo. Frullare il tutto e farlo addensare in un pentolino (non è il caso di aggiungere amido: ci pensano l'acqua in cui è cotto il riso e la farina rilasciata dalle polpette!).
Avvolgere le polpette nelle foglie di vite dopo averle sbollentate per circa mezzo minuto; se è il caso, fissarle con uno stuzzicadenti.

Scaldare un filo d'olio in padella e buttarci dentro le polpette avvolte, affinché la foglia aderisca bene e diventi un po' croccantina.
Impiattare decorando con la salsa e qualche acino di uvetta.
Offrire generosamente all'amico a 4 zampe che vi sta guardando con occhio supplicante e che vi dimostrerà la sua gratitudine con tante coccole e leccatine!

Bau bau a tutti, amici miei!
A presto!

Mirty

martedì 15 ottobre 2013

L'autunno è arrivato + torta idromassaggio

Bau a tutti!
Come forse avrete notato è arrivato l'autunno. Il brutto dell'autunno è che i prati sono sempre umidicci e quindi papo e mami non mi ci fanno più andare tanto, perché ogni volta poi devo fare una mezza doccia. Il bello, invece, è che l'autunno porta con sé mille prodotti buonissimi: broccoli e zucca, che io adoro, e poi castagne, cavolo... papo ha già ricominciato a darsi da fare con le sue zuppe! E sono ricominciate le discussioni, con mami che gli dice di mettere meno verdura perché poi ce n'è per un battaglione. Ma papo proprio non ce la fa, riempie la pentola fino all'orlo e poi in effetti mangiano zuppa per una settimana.


 Oggi vi voglio mostrare un'altra delle creazioni della mia mammina: lei è un'artista dello zucchero, e per i cinquant'anni di un'amica ha fatto una torta idromassaggio: ha avuto un successone, l'unico difetto è che non c'era una statuina vera e propria da poter conservare. E' stata una bellissima festa, con un sacco di cose buone da mangiare tra cui dei ravioli conditi con burro e menta: un'alternativa alla salvia, molto fresca e che valorizza tanto il gusto della pasta.












Beh, ora me ne scappo di là: un'altra cosa bella dell'autunno è stare sul divano proprio davanti alla stufa, il calore e i giochi di luce del fuoco sono più rilassanti dei grattini sulla pancia! Anzi, visto che il meglio è proprio divano + stufa + grattini... ora vado a fare gli occhi dolci ai miei bipedi! Relax, sto arrivando!!
Bau a tutti, amici!

Mirty

lunedì 30 settembre 2013

Toro allo spiedo press tour - capitolo 1

Bau a tutti!
Come state? Io mi godo quest'ultimo colpo di coda dell'estate: me ne sto spaparanzata sul terrazzo a prendere il sole! Che meraviglia la belle giornate! L'altro giorno siamo andati a fare una bellissima passeggiata in una gelateria a un paio di chilometri da casa, ma dopo un po' mi sono stancata e ho iniziato a guardare la mia borsa scodinzolando. Mami ha capito e mi ha fatta entrare, così mi sono riposata un po'.
Vi avevo promesso che avrei raccontato la bella giornata di sabato 21, quando il mio papo e la mia mami sono andati al Toro allo spiedo press tour organizzato da TerraViva: bene, eccomi qui. Papo era entusiasta: lui adora andare in gita a esplorare posti nuovi!



Come è già successo in passato, però, mi ha tradita: l'altro giorno l'ho beccato mentre mostrava ai nonni una foto sul cellulare. Ho sbirciato e ho visto la mano del mio papo che accarezzava un cagnetto! Io sono gelosissima! Lo so che mi adora, ma non può toccare altri cagnetti, sono le nostre regole! L'ho perdonato, ma solo dopo aver ricevuto una tripla razione di grattatine sulla pancia!



Ma torniamo al press tour: la prima tappa della gita è stata l'azienda agricola di Ivano Provenzale, a San Benigno di Cuneo. Proprio lì papo mi ha tradita.

Comunque: Angelo Rosso, il presidente della Cooperativa Agricola Buschese, ha spiegato che la carne bovina di razza piemontese non è speciale solo per il tipo di animale da cui deriva, ma soprattutto per come i capi vengono allevati: <<La carne prodotta cun meliasa (cioè con il trinciato di mais di bassa qualità) è carne prodotta cun meliasa, paragonarla a quella vera di razza piemontese è come mettere vicino un vino fatto con uva nebbiolo e uno fatto con l'uva americana>>. Più chiaro di così!

I bovini di Provenzale mangiano granella di mais, orzo, fave e soia e vivono in stalle ampie e con il tetto basso, per attutire i rumori e rendere più serena la vita degli animali. Un animale che ha vissuto tranquillamente la sua vita offrirà carne migliore: la vera carne di razza piemontese ha un bel colore rosso forte, ma quella degli animali stressati è più scura anche quando è fresca. Ecco perché è così importante allevare bene i capi!




40 anni fa, ben prima che si iniziasse a parlare di Km0, la Cooperativa Agricola Buschese macellava già animali proveniente da allevamenti che si trovano a pochissimi chilometri dalla sede. E continua ancora adesso:  l'allevamento più lontano dista meno di 15 km! Certo, con internet il discorso km0 si amplia un pochino: TerraViva vende anche online: la carne viene confezionata di sera e entro 24 ore arriva a casa, in tutta sicurezza e senza interrompere la catena del freddo. Una bella comodità!



Ivano Provenzale ha allestito diverse stalle: una per le vacche che devono partorire, una per lo svezzamento ed una super tranquilla per l'ingrassamento. Le mucche sono curiose: quando hanno visto entrare papo e gli altri blogger nella stalla si sono girate tutte per guardare chi erano gli ospiti, e quelle della stalla accanto si sono affacciate alle grate. Sembravano quasi indispettite perché erano andati a trovare le loro amiche e non loro!

TerraViva ha offerto a papo, mami e ai loro nuovi amici un pranzo squisitissimo a base di carne di razza piemontese: prima la battuta al coltello, poi una meravigliosa grigliata (tagliata, costata e una salsiccia 80% bovino e 20% suino che i miei padroncini hanno trovato deliziosa). E la povera Mirty, ovviamente, era a casa a mangiare crocchette. Crocchette, capite? Loro si sono sbafati un pranzo da re e la loro povera cagnetta, che dicono di amare come una figlia, era a casa dei nonni con le crocchette.


Questa non gliel'ho ancora perdonata. Quasi quasi, anche se non l'ho mai fatto, mangio un calzino per vendicarmi.

Il TerraViva press tour non è mica finito qui! Però il resto ve lo racconto in un altro momento, per ora mi accontento di mettere una foto di papo e mami con la maglietta che gli hanno regalato durante il Press Tour.
Sopra c'è una bella frase in piemontese. "Pitost che la carn a vansa... ca cherpa la pansa!" E' in piemontese, ma vi dirò cosa significa solo nel prossimo post! Così, per mantenere la suspense! Ora vado a lanciare una pallina. Se la inseguono con me, bene. Sennò, mangerò i calzini. Vi farò sapere, amici!
Leccatine a tutti!

mercoledì 11 settembre 2013

La sagra del toro allo spiedo di Busca!

Bau a tutti!
Come state? Sì, lo so, avete ragione se vi lamentate: sono stata pigra e ho di nuovo fatto passare un po' di tempo dall'ultimo post... ma ora sono tornata!

Papo e mami sono andati a fare ancora qualche giorno di mare in Liguria, una loro amica ha prestato la casa e loro ne hanno approfittato! Solo che, come ben saprà chi ha un cagnetto, la Liguria non è molto pet-friendly: la spiaggia per cani di Alassio è lontana dal centro e in più la parte libera è piccola e non bellissima. Laigueglia ha una spiaggia per cani a pagamento (non sappiamo quanto costi), ma vedendola da fuori pare che l'unico accesso al mare sia largo pochi metri, tutto il resto è scogli. Quindi io sono rimasta dai nonni.



E va bene così, perché mi hanno viziata per bene, tanto che in cinque giorni ho preso tre etti: papo ha già detto che ora mi devo mettere a dieta. Mami invece si diverte a giocare con la mia ciccetta!
Sabato il mio papo è stato invitato a un evento bellissimo: la sagra del toro allo spiedo, a Busca.


Un toro intero viene cotto allo spiedo per 12 ore, e TerraViva, che è sponsor ufficiale della manifestazione, ha pensato a una giornata alla scoperta delle sue attività. Sarà bellissimo: con il pulmino del Toro allo spiedo andranno a visitare l'azienda agricola da cui proviene il toro Fiorito. Che nome carino! Ha anche un significato: "fiorito" vuol dire che è ben ingrassato, ben nutrito, che ha mangiato tante cose sane come mais, orzo e fieno. Dopo il pranzo alla sede di TerraViva la gita continuerà al laboratorio di sezionamento, poi al castello del Roccolo di cui vi ho già parlato qui. Nel pomeriggio inoltrato ci sarà un bel cooking show e la sera, finalmente... Toro! La cena sarà alle 20, e chi non ha mai assaggiato quella delizia dovrebbe veramente provare!
Io vi racconterò tutto!



Ora però scappo: sono ancora dai nonni e sento già il profumo del polletto... ne approfitto finché non c'è il papo, perché poi mi toccherà davvero fare dieta, povera me!
Vi mando tante leccatine!

Mirty


PS: sì, forse il papo non ha tutti i torti... sembro una piccola Buddha! Ma sono tanto tenera, non è vero?

sabato 10 agosto 2013

L'orto del papo + zucchine crude menta e limone

Bau a tutti!
Come sapete, da gennaio abbiamo lasciato la nostra amata casetta di Torino e ci siamo trasferiti in provincia di Cuneo: ci siamo innamorati della nostra nuova casa, e papo è felicissimo perché sta coltivando il suo orticello!


Ha piantato pomodori, peperoni, melanzane, zucchine, zucca, sedano, aglio, cipolla, finocchi, rucola, insalata... un super orto: c'è persino un'anguria! Quando lavora nella terra è felice, lui dice che scarica tutte le tensioni. Come sempre voi bipedi siete un po' complicati: a noi cagnetti per scaricare le tensioni bastano una bella stiracchiata e uno sbadiglio! E magari una corsetta in un prato.
Negli ultimi giorni abbiamo assaggiato i nostri pomodorini che sono deliziosi, e anche i pisellini, così buoni che papo li mangiava crudi. E tante zucchine! Fragole pochine, perché di solito le lumache arrivano prima di papo e mami. Ma loro non vogliono mettere il veleno, quindi il raccolto non è abbondante.
Papo ha anche messo la carta dell'uovo di Pasqua legata a dei bastoncini vicino all'insalata, per tenere lontani gli uccellini che la mangiavano tutta. Che scrocconi!
Non c'è paragone tra i prodotti dell'orto e quelli dei negozi: il gusto è diverso, quelli che arrivano dalla terra sono più gustosi ma più delicati. O almeno questo è quello che dicono i miei bipedi, io le verdure non le mangio mica!


Oggi vi voglio proporre una ricettina: un antipasto sano, semplice e squisito.

 

Zucchine crude menta e limone



Ingredienti:
Una zucchina (meglio se di orto o di contadino!)
Una trentina di foglioline di menta
Un cucchiaino e mezzo di succo di limone
Un cucchiaio d'olio evo





Come si fa: 
Lavare e sminuzzare le foglioline di menta; metterle in una piccola ciotola; aggiungere il succo di limone e l'olio. Pestare con un pestello e mescolare energicamente.Lavare bene la zucchina, eliminare le estremità e affettarla longitudinalmente ottenendo tante fette molto sottili (il mio papo ha usato la mandolina). Disporle sul piatto.Cospargere con la salsina le fette di zucchina e decorare con il fiore. 



Questa volta potete anche evitare di offrire un assaggio al vostro amico a quattro zampe: se è come me, lo rifiuterà.

Leccatine a tutti!
Mirty

martedì 30 luglio 2013

...a mostrar le chiappe chiare! + cannoli alla crema

Bau a tutti!


Come promesso, questa volta sono tornata presto. Sì, è vero, è passata più di una settimana dall'ultimo post... però ho una buona giustificazione: io e i miei padroncini siamo stati al mare! E avevo una valigia tutta per me! Sì, lo so che la foto è un po' fuori fuoco, però ero troppo orgogliosa della mia valigia per non mostrarvela.






Loro erano cotti come delle pere cotte, quest'anno hanno lavorato davvero tanto e avevano bisogno di un po' di relax. E io... Beh, anche a me un po' di relax non ha fatto male, ma soprattutto sono stata felice di aver passato dieci giorni senza separarmi da mami e papo! Sempre insieme!




Siamo stati a in Toscana, e i miei bipedi hanno scoperto una cosa molto bella: la Regione Toscana ha emanato un'ordinanza che permette a tutti i cagnetti come me di accedere alle spiagge libere, l'unico obbligo è l'essere legati al guinzaglio (ma tanto io me ne sto sempre a ronfare sull'asciugamani di Omar o di Giulia) e di non fare il bagnetto. Ok,confessiamo: qualche bagnetto l'ho fatto pure io. E mi sono divertita tanto! Però le onde mi fanno un po' paura, quando arrivano scappo via.







Siamo stati alle spiagge bianche di Rosignano Solvay, che sono molto belle. Sono bianche come quelle caraibiche e lì già negli scorsi anni potevo andare anch'io. Mami e papo hanno un po' paura, però, perché il colore bianco è dato dai sedimenti dello scarico della fabbrica Solvay. Si dice che in mare finisca solo bicarbonato, ma c'è chi dice che invece non sia così...







Abbiamo provato una spiaggia per cani a Cecina, ma non ci siamo trovati bene e in più ci hanno fatto un regalino: tutta la macchina rigata con una parolaccia incisa sul cofano. Ci hanno pure lasciato un biglietto che ci accusava di aver urtato l'auto parcheggiata vicino alla nostra e non aver lasciato i nostri dati. Stupido, invece di fare il vandalo e dimostrare la tua ignoranza e cattiveria potevi semplicemente prendere la targa e denunciarci. Avremmo dimostrato che non avevamo fatto nulla e tu avresti evitato di dimostrare che a volte le bestie non siamo noi quadrupedi ma i bipedi come te... Scusate lo sfogo, ma quando ci vuole ci vuole.

Quindi abbiamo pensato di tornare alla Dog Beach di San Vincenzo, dove eravamo già stati lo scorso anno: il mare è davvero stupendo, limpido, poco profondo, pulitissimo. E la spiaggia pure: una parte è organizzata con il noleggio di ombrelloni e lettini, una parte libera. Sembrava di stare in paradiso! Era pieno di cagnetti e di cagnoni!
Come sempre, papo e mami hanno riflettuto sul fatto che se spesso la gente non vuole i cani in spiaggia la colpa non è nostra ma dei nostri padroni: abbiamo visto cagnoni aggressivi liberi di andare e venire per la spiaggia mentre i loro padroni prendevano il sole, cagnetti birbanti che facevano la pipì sugli asciugamani altrui... Ma mica era colpa loro: a noi piace fare la pipì in giro, ci fa sentire i re del mondo! Sta a voi bipedi impedircelo, no? Cosa? Oggi sono un po' polemica contro gli umani, dite? Ma no... Beh, forse un pochino: sarà lo stress del rientro!


Per farmi perdonare vi regalo un po' di dolcezza. Papo e mami hanno comprato i cilindri di alluminio per fare i cannoli e ieri sera si sono cimentati: vi spiego come hanno fatto i

Cannoli alla crema






Ingredienti:
Un rotolo di pasta sfoglia rotonda
Crema pasticcera (dose da tre uova: trovate la ricetta qui)
Un uovo per spennellare
Zucchero di canna
Burro per imburrare i cilindri











Come si fa:
Preparare la crema pasticcera e lasciarla raffreddare.

Tagliare a spirale la pasta sfoglia (come nella foto).







 Imburrare i cilindri e, partendo più o meno dal centro, avvolgerci intorno la pasta sfoglia chiudendo all'estremità. Una volta creato il cannolo su un lato del cilindro, ripetere l'operazione sull'altro lato. Sbattere l'uovo; disporre un bello strato di zucchero di canna  su una superficie piana. Spennellare i cannoli, dopodiché farli rotolare nello zucchero.

Infornare a 170° per una decina di minuti (ma conviene tenerli d'occhio: quando sono belli dorati tirateli fuori!).

Sfornarli, lasciarli raffreddare un po' e poi estrarre i cilindri. 
Lasciare che i cannoli si raffreddino completamente, dopodiché mettere la crema pasticcera in un sac à poche e riempire i cannoli. 
Immergere un dito nella crema e porgerlo al proprio amichetto a quattro zampe.
Bau bau a tutti, a presto!

venerdì 19 luglio 2013

Gite nei boschi e una nuova torta!

Bau a tutti!
Lo so, siete tutti un po' arrabbiati perché sono di nuovo sparita... Questa volta non mi merito nessuna coccola virtuale! Però lo so che me ne manderete lo stesso, perché sono tanto dolce e carina...
Papo e mami aspettavano con ansia l'estate per essere un pochino più tranquilli: hanno portato in scena sette spettacoli dei loro ragazzi delle scuole!




Poi le scuole sono finite e il relax... non è arrivato! Perché sono partiti nuovi progetti e così non si sono (anzi, non ci siamo) ancora fermati per davvero!

I miei bipedi sanno di avermi un pochino trascurata e quindi ogni tanto si fanno perdonare portandomi a fare delle belle passeggiate nel bosco: solo che se c'è un po' di fango torno a casa in versione bicolor!

Ogni tanto andiamo a spasso anche con i miei due nuovi amici Blacky e Mimi: sono i due cagnetti dei nostri vicini di casa. Scorrazziamo felici nei prati, ci rincorriamo come cuccioli! Sono tanto felice, amo la nostra nuova casa e la nostra nuova vita un po' più... campagnola!


L'orto del mio papo pian piano inizia a dare i suoi frutti: papo e mami sono felici come bambini quando lui arriva in casa con qualche fragola o con qualche zucchina. Coltivassero pollo sarei più contenta, ma va bene anche così: non mangio i prodotti dell'orto ma vedo la gioia dei miei bipedi e mi basta quello. Quando papo, di notte, sente il rumore della pioggia forte forte sul tetto si sveglia e pensa sempre alle sue povere piantine. Una volta o l'altra scenderà con l'ombrello a proteggerle!





Giulia in questo periodo ha poco tempo per cucinare, ma riesce comunque a ritagliarsi qualche ora per fare le sue torte. Io sento tutti i profumi: prima quello dell'impasto, poi quello della cottura, e poi quello della pasta di zucchero, che ha un odore dolcissimo... mi piacerebbe tanto assaggiarla, ma papo dice sempre che lo zucchero è veleno per noi cagnetti e così non ho idea di cosa voglia dire avere quella delizia tra i denti.







Questa torta mami l'ha fatta già qualche tempo fa per l'addio al nubilato di Elisa, una bella ragazza che ormai è felicemente sposata!




















Come sempre, lo zucchero è Granda.
Ora scappo: spero che mami mi porti un po' a spasso, così magari incontriamo Mimi e Blacky!
Vi mando tante leccatine, bau a tutti!

Mirty

PS: stavolta manterrò la promessa: ci sentiamo presto!

venerdì 5 aprile 2013

Tutti al mare + merluzzo ai finocchi e tisana

Bau a tutti!
Come state? Io benissimo, e i miei padroncini pure: finalmente siamo riusciti a ritagliarci un paio di giorni e dedicarci solo a coccole e riposo. Nei giorni a cavallo di Pasqua siamo andati al mare! Cioè, siamo arrivati nel pomeriggio a Sassello (dove fanno gli amaretti) e nevicava! Avreste dovuto vedere come il papo prendeva in giro la mia mami che era tutta imbronciata perché il navigatore ci ha fatto fare venti chilometri di stradina di montagna stretta stretta e con un dirupo a destra. Papo la chiamava Sgrunt e rideva, rideva!
Poi anche mami si è messa a ridere perché io ero un po' raffreddata e avrò fatto quindici starnuti di fila. Povera me, noi cagnetti non è che sappiamo cosa vuol dire raffreddore, quindi tra uno starnuto e l'altro guardavo i miei bipedi come per chiedere "Ma che cavolo mi sta succedendo?". E loro ridevano. Crudeli.


Comunque. Il giorno dopo siamo andati a Savona, al mare. C'era un bel sole e siamo scesi in spiaggia. Eh sì, fuori stagione anche noi cagnetti siamo ammessi... ma dal primo maggio in poi tutte le spiagge libere della Liguria (per quanto ne sappiamo noi) sono off limits per quelli che hanno otto zampe in tre.
 Mi sono fatta una super corsa e papo mi ha immortalata: guardate come sono atletica, sembro Bolt, il cagnetto attore della Disney! Mi sono divertita tanto!



Mi piace starmene tranquilla con la mia famiglia.
Visto che siamo stati al mare, papo si è cimentato in una ricetta leggerissima di pesce. Un po' particolare, ma davvero buona! Il pesce è l'unica cosa che Omar mi fa assaggiare, e così mi sono messa vicino al suo sgabello con lo sguardo in modalità "cagnolina morta di fame". Eccovi la ricetta.



Filetti di merluzzo ai finocchi e tisana digestiva



Ingredienti:
Tre filetti di merluzzo
Un finocchio
Due scalogni
Una carota
Una tazza di tisana digestiva (la nostra era liquirizia e finocchio)
Olio d'oliva
Come si fa:
Tagliare a dadini piccolissimi la carota e a fettine sottili lo scalogno e il finocchio. Scaldare in padella l'olio e soffriggere carota e scalogno finché non saranno belli dorati, poi buttrare dentro anche i finocchi e il merluzzo. Cuocere a fuoco lento per una ventina di minuti, irrorando di tanto in tanto con un po' di tisana calda. Papo ci ha buttato dentro pure qualche oliva. Servire offrendo anche al cane, perché il pesce fa bene pure a noi.





Il merluzzo cucinato così è piaciuto pure alla mia mami che di solito non ama il pesce!


Ora vi lascio, vado a fare una pipì e poi nanna!


Bau a tutti, vi mando tante leccatine e vi saluto con una foto in cui si vede quanto sono felice al mare: sorrido!
Mirty

venerdì 29 marzo 2013

Il ritorno di Mirty + ricordi della festa della segale

Bau!
Scusate, lo so che avevo promesso di tornare presto e invece sono di nuovo passati tanti giorni... Papo e mami stanno finendo di scrivere i copioni per tutti i loro allievi (hanno calcolato che in questo momento stanno lavorando con più di 300 bambini e ragazzi!) e così monopolizzano il computer. E le mie zampette, che avrebbero tanta voglia di battere sui tasti per raccontarvi un po' di cose, devono starsene a riposo. Il vantaggio è che si sentono un po' in colpa e mi danno un sacco di ossi da rosicchiare!
Oggi approfitto del fatto che mi hanno lasciata un pochino sola per raccontarvi qualcosina della segale.
Vi ricordate che la scorsa estate siamo stati a Sant'Anna di Valdieri per la Festa della segale? Che bei ricordi, vedere il mio papo che picchiava le pagnotte seguendo le inidicazioni di Ida!

La segale è stata un miracolo per l'alimentazione, soprattutto in montagna: è una pianta che sa resistere bene al freddo, perfetta per le vallate alpine. Oggi in Italia si sta riscoprendo, ma ci sono altri paesi, come la Russia, in cui non è mai passata di moda!
E se pensate che serva solo a fare il pane... beh, vi sbagliate! Birra, whisky, dolci, zuppe... La segale può essere usata per mille altre cose, anche per isolanti, collanti, carburanti.


E la carta? Prima che si iniziasse a usare le fibre legnose dei bagni di noi cagnetti (ma certo, gli alberi!) la paglia di segale era un ingrediente fondamentale della carta paglia. Oggi in Italia viene prodotta solo più nella zona di Mantova. 
 
E quando non c'erano ancora le cannucce di plastica... sì, lo so, è strano pensarlo ma gli steli della segale erano usati come cannucce! Prodotte a livello industriale eh, mica solo i pastorelli che succhiavano il latte appena munto dal secchio!
La robustissima paglia della segale era usata per creare cesti e addirittura alveari, ce lo raccontano alcune miniature medievali.



Ho ancora mille cose da raccontarvi: per esempio, lo sapevate che la segale è connessa con alcuni episodi di stregoneria? No? Eh, amici bipedi e quadrupedi: ora vi devo lasciare perché i miei padroncini sono tornati e mi stanno fissando per farmi capire che devo restituire loro il computer. A volte voi umani rimanete proprio un po' bambini dentro, eh! Per sapere cosa c'entrano le streghe con la segale dovrete tornare qui per il mio prossimo post!
Per ora... buona Pasqua a tutti, vi mando mille leccatine!

giovedì 28 febbraio 2013

Rallentiamo un pochino + vellutata light di cavolo viola e patate

Bau!
Pian pianino la nostra vita sta tornando a ritmi accettabili: papo e mami riescono a ritagliarsi un po' di tempo per stare insieme e godersi la casa (anche se non hanno ancora finito di dare la tinta!) e per fare lunghe passeggiatine con me. Quando riesco li trascino nella neve: mi tuffo, poi sento freddo e mi metto a correre come una matta, mentre papo e mami si lamentano per il freddo ai piedi! Poi, al ritorno a casa, so già che mi aspettano cinque minuti di phon per sciogliere le palline di ghiaccio che ho nel pelo.

Ma sopporto volentieri, perché mi sono divertita tanto!
Finalmente i miei bipedi hanno messo in funzione la cucina nuova: hanno già fatto i tortelli di zucca (vi ho postato la ricetta lo scorso anno: eccola) e le bugie di carnevale (eccole qui). Ieri papo ha lavorato tutto il giorno e quando è arrivato a casa Giulia gli aveva preparato un piatto squisito: la zuppa di cavolo viola, patate e porri. Ma una zuppa, per essere felice, ha bisogno dei crostini. E infatti c'erano pure loro! Volete la ricetta? Eccola:

Vellutata light di cavolo viola, patate e porri



Ingredienti:
1/4 di cavolo viola
2 porri
2 patate
1 cipolla rossa
brodo q.b.
70 ml di latte
olio evo
sale





Come si fa:
Tagliare a pezzetti la cipolla e metterla a rosolare con un pochino d'olio in una pentola non troppo bassa. Aggiungervi le altre verdure tagliate abbastanza grossolanamente e, dopo averle rosolate (attenzione a non bruciarle!), salare e aggiugervi brodo fino a coprirle. Far bollire una quarantina di minuti, finchè le verdure non saranno ben cotte e il brodo sarà quasi tutto evaporato. Frullare con l'immersore e aggiugervi il latte, mescolando ancora sul fuoco per qualche minuto.
Servire calda, magari con qualche buon crostino fatto in casa! (Mami mette semplicemente il pane secco tagliato a dadini in forno con un pò di olio e un pò di erbette, o meglio ancora il sale aromatizzato di Roberta Capanna, e lo fa dorare per circa una mezzoretta)


Papo poi ha preso un pezzetto di salsiccia nel frigo e l'ha fatta cuocere in padella. L'ha tagliuzzata a pezzetti grandi come un grano di pepe e l'ha aggiunta alla zuppa. Continuava a farsi complimenti da solo, a dire quanto è bravo ad abbinare i gusti! Sti bipedi che pensano sempre di essere dei geni!

Ora vi saluto, esco a fare una pipì velocissima perché fa freddino e poi me ne vado a nanna.
Bau bau a tutti!

Mirty

giovedì 24 gennaio 2013

Tutto nuovo!

Bau a tutti, amici a due e quattro zampe!
Io e i miei padroncini non siamo spariti e non siamo nemmeno sepolti dalla neve (beh, io che sono piccina un pochino sepolta lo sono!), siamo solo molto indaffarati con la nuova casa: papo e mami a tinteggiare e arredare, e io a segnare il territorio in tutto il paese!
Le nostre aspirazioni culinarie sono sospese perché, fino a oggi, eravamo senza cucina: i miei bipedi potevano cucinare solo sulle piastre e con il fornetto, senza un piano di lavoro degno di tale nome. E così abbiamo fatto tante pastasciuttine con il pesto o il sugo rosso che avevano preparato quest'estate, pollo impanato al forno.. ma ovviamente le torte di mami e la fantasia nel creare nuovi piatti sono rimaste in stand-by.
Io non ho più visto la nostra vecchia casa di Torino, a me piaceva tanto perché c'era un bel corridoio e io mi facevo grandi corse inseguita dai miei bipedi. Hanno preferito non portarmi più perché a vedere scatole e scatoloni mi agito, a me piace stare tranquilla in una casa ordinata (o quasi).
La riconsegna delle chiavi è stata dura, me lo ha raccontato Giulia. Papo ha letto un libro, "Abbaiare stanca", di Daniel Pennac (lo consigliamo a tutti, è bellissimo!): parla di un cagnetto non tanto bello, anzi un po' bruttino. I padroni, sapendo che non riusciranno a venderlo perché è brutto, tentano di ucciderlo ma lui si salva e viene adottato da una bimba, che lo adora e pensa che sia il cane più bello del mondo. La casa di Torino era un po' così: i serramenti non proprio nuovissimi, la cucina un po' arrabattata, le piastrelle del pavimento vecchiotte... però lì dentro io, mami e papo abbiamo vissuto quattro anni della nostra vita e del nostro amore, siamo cresciuti insieme, ci siamo voluti bene, abbiamo giocato, riso... Le case, le cose, le persone... non sono belle perché sono belle. Sono belle perché le vediamo con occhi innamorati: per noi tre la casa di Torino era una reggia, e ogni angolino è un ricordo.
Papo ha fatto tutto un discorso che non ho capito tanto, ma magari voi che siete umani lo capite meglio: ha detto che quella casa dava l'idea di una situazione provvisoria, che prima o poi sarebbe cambiata, quasi un prolungamento dell'età universitaria, se non dell'adolescenza. La casa nuova dà l'idea di soluzione definitiva, di stabilità, di maggiore responsabilità. Insomma, papo finalmente sta crescendo, si sente diventare adulto e questo lo spaventa un sacco. E' felice e super sicuro delle sue scelte e non tornerebbe indietro nemmeno per idea. Però ha paura, perché ora si sente un po' più grande. Lo capite? Io lo dico spesso: voi bipedi siete complicati. Comunque io in questi giorni gli do sempre doppia razione di baci!
Vi prometto che tornerò presto, con una ricettina tutta nuova. Ora però torno di là, meglio sorvegliare il montaggio della cucina: è il posto più importante della casa, per noi tre, dev'essere perfetta!
Bau bau a tutti, 
a presto!

Mirty