lunedì 30 settembre 2013

Toro allo spiedo press tour - capitolo 1

Bau a tutti!
Come state? Io mi godo quest'ultimo colpo di coda dell'estate: me ne sto spaparanzata sul terrazzo a prendere il sole! Che meraviglia la belle giornate! L'altro giorno siamo andati a fare una bellissima passeggiata in una gelateria a un paio di chilometri da casa, ma dopo un po' mi sono stancata e ho iniziato a guardare la mia borsa scodinzolando. Mami ha capito e mi ha fatta entrare, così mi sono riposata un po'.
Vi avevo promesso che avrei raccontato la bella giornata di sabato 21, quando il mio papo e la mia mami sono andati al Toro allo spiedo press tour organizzato da TerraViva: bene, eccomi qui. Papo era entusiasta: lui adora andare in gita a esplorare posti nuovi!



Come è già successo in passato, però, mi ha tradita: l'altro giorno l'ho beccato mentre mostrava ai nonni una foto sul cellulare. Ho sbirciato e ho visto la mano del mio papo che accarezzava un cagnetto! Io sono gelosissima! Lo so che mi adora, ma non può toccare altri cagnetti, sono le nostre regole! L'ho perdonato, ma solo dopo aver ricevuto una tripla razione di grattatine sulla pancia!



Ma torniamo al press tour: la prima tappa della gita è stata l'azienda agricola di Ivano Provenzale, a San Benigno di Cuneo. Proprio lì papo mi ha tradita.

Comunque: Angelo Rosso, il presidente della Cooperativa Agricola Buschese, ha spiegato che la carne bovina di razza piemontese non è speciale solo per il tipo di animale da cui deriva, ma soprattutto per come i capi vengono allevati: <<La carne prodotta cun meliasa (cioè con il trinciato di mais di bassa qualità) è carne prodotta cun meliasa, paragonarla a quella vera di razza piemontese è come mettere vicino un vino fatto con uva nebbiolo e uno fatto con l'uva americana>>. Più chiaro di così!

I bovini di Provenzale mangiano granella di mais, orzo, fave e soia e vivono in stalle ampie e con il tetto basso, per attutire i rumori e rendere più serena la vita degli animali. Un animale che ha vissuto tranquillamente la sua vita offrirà carne migliore: la vera carne di razza piemontese ha un bel colore rosso forte, ma quella degli animali stressati è più scura anche quando è fresca. Ecco perché è così importante allevare bene i capi!




40 anni fa, ben prima che si iniziasse a parlare di Km0, la Cooperativa Agricola Buschese macellava già animali proveniente da allevamenti che si trovano a pochissimi chilometri dalla sede. E continua ancora adesso:  l'allevamento più lontano dista meno di 15 km! Certo, con internet il discorso km0 si amplia un pochino: TerraViva vende anche online: la carne viene confezionata di sera e entro 24 ore arriva a casa, in tutta sicurezza e senza interrompere la catena del freddo. Una bella comodità!



Ivano Provenzale ha allestito diverse stalle: una per le vacche che devono partorire, una per lo svezzamento ed una super tranquilla per l'ingrassamento. Le mucche sono curiose: quando hanno visto entrare papo e gli altri blogger nella stalla si sono girate tutte per guardare chi erano gli ospiti, e quelle della stalla accanto si sono affacciate alle grate. Sembravano quasi indispettite perché erano andati a trovare le loro amiche e non loro!

TerraViva ha offerto a papo, mami e ai loro nuovi amici un pranzo squisitissimo a base di carne di razza piemontese: prima la battuta al coltello, poi una meravigliosa grigliata (tagliata, costata e una salsiccia 80% bovino e 20% suino che i miei padroncini hanno trovato deliziosa). E la povera Mirty, ovviamente, era a casa a mangiare crocchette. Crocchette, capite? Loro si sono sbafati un pranzo da re e la loro povera cagnetta, che dicono di amare come una figlia, era a casa dei nonni con le crocchette.


Questa non gliel'ho ancora perdonata. Quasi quasi, anche se non l'ho mai fatto, mangio un calzino per vendicarmi.

Il TerraViva press tour non è mica finito qui! Però il resto ve lo racconto in un altro momento, per ora mi accontento di mettere una foto di papo e mami con la maglietta che gli hanno regalato durante il Press Tour.
Sopra c'è una bella frase in piemontese. "Pitost che la carn a vansa... ca cherpa la pansa!" E' in piemontese, ma vi dirò cosa significa solo nel prossimo post! Così, per mantenere la suspense! Ora vado a lanciare una pallina. Se la inseguono con me, bene. Sennò, mangerò i calzini. Vi farò sapere, amici!
Leccatine a tutti!

mercoledì 11 settembre 2013

La sagra del toro allo spiedo di Busca!

Bau a tutti!
Come state? Sì, lo so, avete ragione se vi lamentate: sono stata pigra e ho di nuovo fatto passare un po' di tempo dall'ultimo post... ma ora sono tornata!

Papo e mami sono andati a fare ancora qualche giorno di mare in Liguria, una loro amica ha prestato la casa e loro ne hanno approfittato! Solo che, come ben saprà chi ha un cagnetto, la Liguria non è molto pet-friendly: la spiaggia per cani di Alassio è lontana dal centro e in più la parte libera è piccola e non bellissima. Laigueglia ha una spiaggia per cani a pagamento (non sappiamo quanto costi), ma vedendola da fuori pare che l'unico accesso al mare sia largo pochi metri, tutto il resto è scogli. Quindi io sono rimasta dai nonni.



E va bene così, perché mi hanno viziata per bene, tanto che in cinque giorni ho preso tre etti: papo ha già detto che ora mi devo mettere a dieta. Mami invece si diverte a giocare con la mia ciccetta!
Sabato il mio papo è stato invitato a un evento bellissimo: la sagra del toro allo spiedo, a Busca.


Un toro intero viene cotto allo spiedo per 12 ore, e TerraViva, che è sponsor ufficiale della manifestazione, ha pensato a una giornata alla scoperta delle sue attività. Sarà bellissimo: con il pulmino del Toro allo spiedo andranno a visitare l'azienda agricola da cui proviene il toro Fiorito. Che nome carino! Ha anche un significato: "fiorito" vuol dire che è ben ingrassato, ben nutrito, che ha mangiato tante cose sane come mais, orzo e fieno. Dopo il pranzo alla sede di TerraViva la gita continuerà al laboratorio di sezionamento, poi al castello del Roccolo di cui vi ho già parlato qui. Nel pomeriggio inoltrato ci sarà un bel cooking show e la sera, finalmente... Toro! La cena sarà alle 20, e chi non ha mai assaggiato quella delizia dovrebbe veramente provare!
Io vi racconterò tutto!



Ora però scappo: sono ancora dai nonni e sento già il profumo del polletto... ne approfitto finché non c'è il papo, perché poi mi toccherà davvero fare dieta, povera me!
Vi mando tante leccatine!

Mirty


PS: sì, forse il papo non ha tutti i torti... sembro una piccola Buddha! Ma sono tanto tenera, non è vero?

sabato 10 agosto 2013

L'orto del papo + zucchine crude menta e limone

Bau a tutti!
Come sapete, da gennaio abbiamo lasciato la nostra amata casetta di Torino e ci siamo trasferiti in provincia di Cuneo: ci siamo innamorati della nostra nuova casa, e papo è felicissimo perché sta coltivando il suo orticello!


Ha piantato pomodori, peperoni, melanzane, zucchine, zucca, sedano, aglio, cipolla, finocchi, rucola, insalata... un super orto: c'è persino un'anguria! Quando lavora nella terra è felice, lui dice che scarica tutte le tensioni. Come sempre voi bipedi siete un po' complicati: a noi cagnetti per scaricare le tensioni bastano una bella stiracchiata e uno sbadiglio! E magari una corsetta in un prato.
Negli ultimi giorni abbiamo assaggiato i nostri pomodorini che sono deliziosi, e anche i pisellini, così buoni che papo li mangiava crudi. E tante zucchine! Fragole pochine, perché di solito le lumache arrivano prima di papo e mami. Ma loro non vogliono mettere il veleno, quindi il raccolto non è abbondante.
Papo ha anche messo la carta dell'uovo di Pasqua legata a dei bastoncini vicino all'insalata, per tenere lontani gli uccellini che la mangiavano tutta. Che scrocconi!
Non c'è paragone tra i prodotti dell'orto e quelli dei negozi: il gusto è diverso, quelli che arrivano dalla terra sono più gustosi ma più delicati. O almeno questo è quello che dicono i miei bipedi, io le verdure non le mangio mica!


Oggi vi voglio proporre una ricettina: un antipasto sano, semplice e squisito.

 

Zucchine crude menta e limone



Ingredienti:
Una zucchina (meglio se di orto o di contadino!)
Una trentina di foglioline di menta
Un cucchiaino e mezzo di succo di limone
Un cucchiaio d'olio evo





Come si fa: 
Lavare e sminuzzare le foglioline di menta; metterle in una piccola ciotola; aggiungere il succo di limone e l'olio. Pestare con un pestello e mescolare energicamente.Lavare bene la zucchina, eliminare le estremità e affettarla longitudinalmente ottenendo tante fette molto sottili (il mio papo ha usato la mandolina). Disporle sul piatto.Cospargere con la salsina le fette di zucchina e decorare con il fiore. 



Questa volta potete anche evitare di offrire un assaggio al vostro amico a quattro zampe: se è come me, lo rifiuterà.

Leccatine a tutti!
Mirty

martedì 30 luglio 2013

...a mostrar le chiappe chiare! + cannoli alla crema

Bau a tutti!


Come promesso, questa volta sono tornata presto. Sì, è vero, è passata più di una settimana dall'ultimo post... però ho una buona giustificazione: io e i miei padroncini siamo stati al mare! E avevo una valigia tutta per me! Sì, lo so che la foto è un po' fuori fuoco, però ero troppo orgogliosa della mia valigia per non mostrarvela.






Loro erano cotti come delle pere cotte, quest'anno hanno lavorato davvero tanto e avevano bisogno di un po' di relax. E io... Beh, anche a me un po' di relax non ha fatto male, ma soprattutto sono stata felice di aver passato dieci giorni senza separarmi da mami e papo! Sempre insieme!




Siamo stati a in Toscana, e i miei bipedi hanno scoperto una cosa molto bella: la Regione Toscana ha emanato un'ordinanza che permette a tutti i cagnetti come me di accedere alle spiagge libere, l'unico obbligo è l'essere legati al guinzaglio (ma tanto io me ne sto sempre a ronfare sull'asciugamani di Omar o di Giulia) e di non fare il bagnetto. Ok,confessiamo: qualche bagnetto l'ho fatto pure io. E mi sono divertita tanto! Però le onde mi fanno un po' paura, quando arrivano scappo via.







Siamo stati alle spiagge bianche di Rosignano Solvay, che sono molto belle. Sono bianche come quelle caraibiche e lì già negli scorsi anni potevo andare anch'io. Mami e papo hanno un po' paura, però, perché il colore bianco è dato dai sedimenti dello scarico della fabbrica Solvay. Si dice che in mare finisca solo bicarbonato, ma c'è chi dice che invece non sia così...







Abbiamo provato una spiaggia per cani a Cecina, ma non ci siamo trovati bene e in più ci hanno fatto un regalino: tutta la macchina rigata con una parolaccia incisa sul cofano. Ci hanno pure lasciato un biglietto che ci accusava di aver urtato l'auto parcheggiata vicino alla nostra e non aver lasciato i nostri dati. Stupido, invece di fare il vandalo e dimostrare la tua ignoranza e cattiveria potevi semplicemente prendere la targa e denunciarci. Avremmo dimostrato che non avevamo fatto nulla e tu avresti evitato di dimostrare che a volte le bestie non siamo noi quadrupedi ma i bipedi come te... Scusate lo sfogo, ma quando ci vuole ci vuole.

Quindi abbiamo pensato di tornare alla Dog Beach di San Vincenzo, dove eravamo già stati lo scorso anno: il mare è davvero stupendo, limpido, poco profondo, pulitissimo. E la spiaggia pure: una parte è organizzata con il noleggio di ombrelloni e lettini, una parte libera. Sembrava di stare in paradiso! Era pieno di cagnetti e di cagnoni!
Come sempre, papo e mami hanno riflettuto sul fatto che se spesso la gente non vuole i cani in spiaggia la colpa non è nostra ma dei nostri padroni: abbiamo visto cagnoni aggressivi liberi di andare e venire per la spiaggia mentre i loro padroni prendevano il sole, cagnetti birbanti che facevano la pipì sugli asciugamani altrui... Ma mica era colpa loro: a noi piace fare la pipì in giro, ci fa sentire i re del mondo! Sta a voi bipedi impedircelo, no? Cosa? Oggi sono un po' polemica contro gli umani, dite? Ma no... Beh, forse un pochino: sarà lo stress del rientro!


Per farmi perdonare vi regalo un po' di dolcezza. Papo e mami hanno comprato i cilindri di alluminio per fare i cannoli e ieri sera si sono cimentati: vi spiego come hanno fatto i

Cannoli alla crema






Ingredienti:
Un rotolo di pasta sfoglia rotonda
Crema pasticcera (dose da tre uova: trovate la ricetta qui)
Un uovo per spennellare
Zucchero di canna
Burro per imburrare i cilindri











Come si fa:
Preparare la crema pasticcera e lasciarla raffreddare.

Tagliare a spirale la pasta sfoglia (come nella foto).







 Imburrare i cilindri e, partendo più o meno dal centro, avvolgerci intorno la pasta sfoglia chiudendo all'estremità. Una volta creato il cannolo su un lato del cilindro, ripetere l'operazione sull'altro lato. Sbattere l'uovo; disporre un bello strato di zucchero di canna  su una superficie piana. Spennellare i cannoli, dopodiché farli rotolare nello zucchero.

Infornare a 170° per una decina di minuti (ma conviene tenerli d'occhio: quando sono belli dorati tirateli fuori!).

Sfornarli, lasciarli raffreddare un po' e poi estrarre i cilindri. 
Lasciare che i cannoli si raffreddino completamente, dopodiché mettere la crema pasticcera in un sac à poche e riempire i cannoli. 
Immergere un dito nella crema e porgerlo al proprio amichetto a quattro zampe.
Bau bau a tutti, a presto!

venerdì 19 luglio 2013

Gite nei boschi e una nuova torta!

Bau a tutti!
Lo so, siete tutti un po' arrabbiati perché sono di nuovo sparita... Questa volta non mi merito nessuna coccola virtuale! Però lo so che me ne manderete lo stesso, perché sono tanto dolce e carina...
Papo e mami aspettavano con ansia l'estate per essere un pochino più tranquilli: hanno portato in scena sette spettacoli dei loro ragazzi delle scuole!




Poi le scuole sono finite e il relax... non è arrivato! Perché sono partiti nuovi progetti e così non si sono (anzi, non ci siamo) ancora fermati per davvero!

I miei bipedi sanno di avermi un pochino trascurata e quindi ogni tanto si fanno perdonare portandomi a fare delle belle passeggiate nel bosco: solo che se c'è un po' di fango torno a casa in versione bicolor!

Ogni tanto andiamo a spasso anche con i miei due nuovi amici Blacky e Mimi: sono i due cagnetti dei nostri vicini di casa. Scorrazziamo felici nei prati, ci rincorriamo come cuccioli! Sono tanto felice, amo la nostra nuova casa e la nostra nuova vita un po' più... campagnola!


L'orto del mio papo pian piano inizia a dare i suoi frutti: papo e mami sono felici come bambini quando lui arriva in casa con qualche fragola o con qualche zucchina. Coltivassero pollo sarei più contenta, ma va bene anche così: non mangio i prodotti dell'orto ma vedo la gioia dei miei bipedi e mi basta quello. Quando papo, di notte, sente il rumore della pioggia forte forte sul tetto si sveglia e pensa sempre alle sue povere piantine. Una volta o l'altra scenderà con l'ombrello a proteggerle!





Giulia in questo periodo ha poco tempo per cucinare, ma riesce comunque a ritagliarsi qualche ora per fare le sue torte. Io sento tutti i profumi: prima quello dell'impasto, poi quello della cottura, e poi quello della pasta di zucchero, che ha un odore dolcissimo... mi piacerebbe tanto assaggiarla, ma papo dice sempre che lo zucchero è veleno per noi cagnetti e così non ho idea di cosa voglia dire avere quella delizia tra i denti.







Questa torta mami l'ha fatta già qualche tempo fa per l'addio al nubilato di Elisa, una bella ragazza che ormai è felicemente sposata!




















Come sempre, lo zucchero è Granda.
Ora scappo: spero che mami mi porti un po' a spasso, così magari incontriamo Mimi e Blacky!
Vi mando tante leccatine, bau a tutti!

Mirty

PS: stavolta manterrò la promessa: ci sentiamo presto!

venerdì 5 aprile 2013

Tutti al mare + merluzzo ai finocchi e tisana

Bau a tutti!
Come state? Io benissimo, e i miei padroncini pure: finalmente siamo riusciti a ritagliarci un paio di giorni e dedicarci solo a coccole e riposo. Nei giorni a cavallo di Pasqua siamo andati al mare! Cioè, siamo arrivati nel pomeriggio a Sassello (dove fanno gli amaretti) e nevicava! Avreste dovuto vedere come il papo prendeva in giro la mia mami che era tutta imbronciata perché il navigatore ci ha fatto fare venti chilometri di stradina di montagna stretta stretta e con un dirupo a destra. Papo la chiamava Sgrunt e rideva, rideva!
Poi anche mami si è messa a ridere perché io ero un po' raffreddata e avrò fatto quindici starnuti di fila. Povera me, noi cagnetti non è che sappiamo cosa vuol dire raffreddore, quindi tra uno starnuto e l'altro guardavo i miei bipedi come per chiedere "Ma che cavolo mi sta succedendo?". E loro ridevano. Crudeli.


Comunque. Il giorno dopo siamo andati a Savona, al mare. C'era un bel sole e siamo scesi in spiaggia. Eh sì, fuori stagione anche noi cagnetti siamo ammessi... ma dal primo maggio in poi tutte le spiagge libere della Liguria (per quanto ne sappiamo noi) sono off limits per quelli che hanno otto zampe in tre.
 Mi sono fatta una super corsa e papo mi ha immortalata: guardate come sono atletica, sembro Bolt, il cagnetto attore della Disney! Mi sono divertita tanto!



Mi piace starmene tranquilla con la mia famiglia.
Visto che siamo stati al mare, papo si è cimentato in una ricetta leggerissima di pesce. Un po' particolare, ma davvero buona! Il pesce è l'unica cosa che Omar mi fa assaggiare, e così mi sono messa vicino al suo sgabello con lo sguardo in modalità "cagnolina morta di fame". Eccovi la ricetta.



Filetti di merluzzo ai finocchi e tisana digestiva



Ingredienti:
Tre filetti di merluzzo
Un finocchio
Due scalogni
Una carota
Una tazza di tisana digestiva (la nostra era liquirizia e finocchio)
Olio d'oliva
Come si fa:
Tagliare a dadini piccolissimi la carota e a fettine sottili lo scalogno e il finocchio. Scaldare in padella l'olio e soffriggere carota e scalogno finché non saranno belli dorati, poi buttrare dentro anche i finocchi e il merluzzo. Cuocere a fuoco lento per una ventina di minuti, irrorando di tanto in tanto con un po' di tisana calda. Papo ci ha buttato dentro pure qualche oliva. Servire offrendo anche al cane, perché il pesce fa bene pure a noi.





Il merluzzo cucinato così è piaciuto pure alla mia mami che di solito non ama il pesce!


Ora vi lascio, vado a fare una pipì e poi nanna!


Bau a tutti, vi mando tante leccatine e vi saluto con una foto in cui si vede quanto sono felice al mare: sorrido!
Mirty

venerdì 29 marzo 2013

Il ritorno di Mirty + ricordi della festa della segale

Bau!
Scusate, lo so che avevo promesso di tornare presto e invece sono di nuovo passati tanti giorni... Papo e mami stanno finendo di scrivere i copioni per tutti i loro allievi (hanno calcolato che in questo momento stanno lavorando con più di 300 bambini e ragazzi!) e così monopolizzano il computer. E le mie zampette, che avrebbero tanta voglia di battere sui tasti per raccontarvi un po' di cose, devono starsene a riposo. Il vantaggio è che si sentono un po' in colpa e mi danno un sacco di ossi da rosicchiare!
Oggi approfitto del fatto che mi hanno lasciata un pochino sola per raccontarvi qualcosina della segale.
Vi ricordate che la scorsa estate siamo stati a Sant'Anna di Valdieri per la Festa della segale? Che bei ricordi, vedere il mio papo che picchiava le pagnotte seguendo le inidicazioni di Ida!

La segale è stata un miracolo per l'alimentazione, soprattutto in montagna: è una pianta che sa resistere bene al freddo, perfetta per le vallate alpine. Oggi in Italia si sta riscoprendo, ma ci sono altri paesi, come la Russia, in cui non è mai passata di moda!
E se pensate che serva solo a fare il pane... beh, vi sbagliate! Birra, whisky, dolci, zuppe... La segale può essere usata per mille altre cose, anche per isolanti, collanti, carburanti.


E la carta? Prima che si iniziasse a usare le fibre legnose dei bagni di noi cagnetti (ma certo, gli alberi!) la paglia di segale era un ingrediente fondamentale della carta paglia. Oggi in Italia viene prodotta solo più nella zona di Mantova. 
 
E quando non c'erano ancora le cannucce di plastica... sì, lo so, è strano pensarlo ma gli steli della segale erano usati come cannucce! Prodotte a livello industriale eh, mica solo i pastorelli che succhiavano il latte appena munto dal secchio!
La robustissima paglia della segale era usata per creare cesti e addirittura alveari, ce lo raccontano alcune miniature medievali.



Ho ancora mille cose da raccontarvi: per esempio, lo sapevate che la segale è connessa con alcuni episodi di stregoneria? No? Eh, amici bipedi e quadrupedi: ora vi devo lasciare perché i miei padroncini sono tornati e mi stanno fissando per farmi capire che devo restituire loro il computer. A volte voi umani rimanete proprio un po' bambini dentro, eh! Per sapere cosa c'entrano le streghe con la segale dovrete tornare qui per il mio prossimo post!
Per ora... buona Pasqua a tutti, vi mando mille leccatine!